studio della regina...

-Si calmi, altezza...Mi racconti tutto con calma...- rispose, sedendosi sulla ringhiera.
-E cmq, a me non ha fatto niente...Cosa centro io?!

-No...non mi ha mentito...La colpa è mia...ed è meglio che...non ci vediamo più d'ora in avanti...- rispose lui, distogliendo lo sguardo.

-Altezza, non facciamoci del male da soli...Lei è promessa ad un altro, ad un nobile che le può dare tutto ciò che desidera. Io non le posso dare nulla...Mi rincresce, ma è meglio chiudere qui questa relazione, prima che entrambi ne usciamo feriti...

Francisco rimase paralizzato da quella frase...
Scosse la testa, confuso e perplesso, e rimase in silenzio a fissare il pavimento.

Francisco la guardò per un attimo. Lei si vergognava di lui, Ecco cosa lo feriva davvero...
Si voltò, pronto a balzare giù dal balcone.
-Non pensavo che le desse fastidio provare sentimenti per un semplice cittadino. Se è così, la lascio in pace Altezza.

-Non ha sbagliato...Io sono una persona comune, è proibito che un nobile intrecci una relazione con uno del mio rango. E' meglio che...- non riuscì a finire la frase, la voce gli si strozzò in gola, mentre nella cavità del suo cuore rieccheggiavano le parola della regina.
Strinse le mani a pugno per sforzarsi di non reagire, se li avessero visti sarebbe stata la fine.

-N-no...Lei deve tener fede alla corona...Anche se prova qualcosa per me, sorvoli e si occupì del Regno...Esso è più importante di me...- mormorò lui, gli occhi lucidi puntati verso il bosco.

Francisco si girò verso la donna e d'impulso l'abbraccio, tenendola stretta a sè.
Il cuore gli batteva a mille nel petto.